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27 gennaio 2009
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"Più tardi capirai", il film di Amos Gitai conquista la Francia

di Leonardo Martinelli

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PARIGI – "Più tardi, capirai". Sono le sole parole che l'anziana Rivka, interpretata da una magnifica Jeanne Moreau, rivolge al figlio Victor, che chiede spiegazioni. Per il resto, sorrisi e silenzi: niente più. L'ultimo film dell'israeliano Amos Gitai recupera la storia vera di Jérome Clément: a quarant'anni passati scoprì che la madre era ebrea e che i nonni erano morti ad Auschwitz.

Il lungometraggio è stato trasmesso il 20 gennaio alle 20:30 su France 2, la principale televisione pubblica, e adesso è nelle sale cinematografiche. Trasmetterlo in prime time è stato un atto di coraggio, ripagato dal fatto che l'hanno visto 3,7 milioni di famiglie. Il film è diventato un "caso" anche perché Clément è un personaggio conosciuto in Francia, a lungo alto funzionario di Stato, con dichiarate simpatie a sinistra. Dal 1991 è presidente di Arte, la tv culturale franco-tedesca. Aveva raccontato la sua storia personale nel libro "Plus tard, tu comprendras", pubblicato da Grasset nel 2005, che è pure il titolo del film appena uscito.

Victor-Jérome scoprì per caso il segreto della sua famiglia. Sapeva che i nonni materni erano russi trapiantati in Francia e che erano morti durante la Seconda guerra mondiale. Ma non che erano ebrei e che furono sterminati in un campo di concentramento. Rivka, la madre, sposò un ariano e questo la salvò. I genitori di lei dovettero lasciare Parigi, ma furono scovati dalle SS in un anonimo hotel di provincia. Rivka educò Victor e la sorella come due perfetti cattolici, mantenendo il silenzio su quella storia. E nell'appartamento dei genitori, tanto per chiudere un cerchio fatto di paure e menzogne, andarono a vivere i suoi suoceri, come se niente fosse.

I modi di Gitai sono quelli consueti, una drammatica lentezza e il ricorso a piani sequenza che letteralmente girano intorno ai personaggi. Oltre a quella della Moreau, va segnalata la presenza nel cast di Hyppolite Girardot, bravo interprete di Victor. Il libro di Clément viene di nuovo pubblicato da Grasset, con un'aggiunta, dal titolo "Maintenant, je sais". Vi racconta il travaglio della trasposizione del libro in un lungometraggio. Clément ha scritto, con Dan Franck, la sceneggiatura e ha assistito alle riprese, anche se, per l'emozione, ha dovuto a tratti allontanarsi. Pure con Gitai, che ama l'improvvisazione, non è stata una passeggiata "perché io non volevo che cambiasse quanto avevo scritto – ha spiegato Clément -. Ma in realtà aveva spesso ragione lui".

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